Oggi, da un articolo del Corriere della Sera apprendiamo che il direttore degli Uffizi percepisce uno stipendio mensile netto di 1780 euro, ben 11 volte di meno del direttore generale della Consob. L’attuale direttore della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, invece, percepisce un compenso mensile netto di 1765 euro, ben 16 volte di meno della pensione mensile dell’ex segretario generale del senato Antonio Malaschini. Una cosa che ha davvero dell’incredibile e che ci da la misura di quanto poco conti la cultura nel nostro paese.
Aggiungeteci il fatto che la categoria degli insegnanti in Italia è tra le più bistrattate e malpagate d’Europa e avrete la certezza che questa nostra bellissima penisola è davvero nello sterco fino al collo (dello stivale).
Che cosa si può fare per uscire da questo stato di barbarie? Io aspetto le elezioni con trepidazione per mandare a casa quel manipolo di farabutti che ci ha ridotto in questo stato. Ma è possibile che l’unico strumento siano le elezioni? Francamente, ci vorrebbe un’insurrezione popolare!!! Oppure ci si deve augurare che l’Italia venga commissariata da stati sovrani più saggi del nostro, perché si possa ristabilire uno stato di normalità?
Sapete che in Giappone, l’unica categoria di persone dispensate dall’inchinarsi davanti all’imperatore è proprio quella degli insegnanti? Ecco, mi piacerebbe vivere in un paese che rispetta la cultura e soprattutto chi la insegna e la diffonde.
Basito.
e che vi meravigliate? allora la lezione del prof zalone checco non l’avete capita? e che volete fare? la cultura? noi ce l’abbiamo la nostra cultura, quella per davvero andatela a fare in francia dove con la tessera da studente al louvre ti fanno il 50% un catalogo non costa come un’automobile e ai prof fanno il 15% sui testi. pare ci debbano lavorare.