Cari amici, vi segnalo un’iniziativa coraggiosa e intelligente , inaugurata ieri sera da Eugenio Borroni, collezionista da sempre attento alle evoluzioni dell’arte italiana che ha deciso di monitorare i talenti emergenti con orgoglio e finalmente senza complessi d’inferiorità. Con questa rassegna l’amico Eugenio ci mostra in prima persona che la ricetta per fare uscire l’arte italiana dal suo presunto (e solo tale) “stato di minorità” consiste nel crederci con passione e fiducia. Io ci credo. Bravo Eugenio!!!
Chissà che qualche istituzione possa trarre ispirazione dalla tua iniziativa.
FABBRICA BORRONI presenta SPIRITO ITALIANO
un progetto per la rinascita della giovane arte italiana
Il sistema dell’arte italiano sta morendo soffocato dalla situazione in cui si è messo da parecchi anni: gelido, elitario, una cupola mafiosa composta da due o tre riviste, quattro gallerie, poche decine di collezionisti “guidati”. Molte gallerie hanno chiuso o chiuderanno, le maggiori Fiere come Artissima, Miart e Bologna sono ormai in mano a poche persone senza scrupoli che hanno come obiettivo solamente il guadagno. I giovani artisti sono trattati come servi o schiavetti, non vengono pagati, le loro opere si perdono misteriosamente nei meandri delle gallerie, ricevono false promesse per mostre che non si faranno mai, o se si faranno dovranno pagare catalogo, inaugurazione,tutto.
Questi non sono galleristi, sono affittacamere senza vergogna o nella migliore delle ipotesi mercanti travestiti. Così tanti giovani artisti sono scoraggiati, inerti, non sanno come reagire e quasi sempre non possono reagire, stanno ancora ad aspettare che questi squallidi personaggi si degnino di prenderli in considerazione. E vivono nella paura di ribellarsi a questo stato di cose, temendo di essere esclusi per sempre dai giri che contano. Tutto questo deve finire perchè è un sistema marcio, una palude insopportabile, un affronto a chi vive per l’arte sperando anche solo di essere preso in considerazione. L’arte deve diventare accessibile a tutti, non può essere più ostaggio di una squallida minoranza che difende i suoi privilegi. Per fortuna esiste , e oggi vive malamente, una moltitudine di artisti, curatori, giovani e veri galleristi in pectore, possibili nuovi collezionisti, sinceri appassionati d’arte che non possono,non debbono e non vogliono entrare in questo sistema, e perciò o si adattano rinunciando ai loro ideali e alla loro voglia di costruire qualcosa di nuovo, o continuano a lottare e a progettare ma rimanendo per ora ai margini del sistema. L’arte è diventata inaccessibile se non per pochi eletti, che discutono fra loro e purtroppo decidono ancora oggi il destino degli artisti, in base a considerazioni che di artistico hanno poco o nulla..
Ma non dobbiamo disperare, soprattutto non dobbiamo rassegnarci: dopo il lusso, il fashion, l’apparire piuttosto che l’essere, dopo la lenta agonia di questi “valori”, la cultura in tutte le sue forme sarà il faro principale per tutti, non solo per i giovani. In questa prospettiva ciascuno di noi dovrà svolgere al meglio la sua parte, operando perché tutti gli obiettivi vengano raggiunti nel loro insieme, e stando certi che i risultati anche economici saranno sorprendenti. Stiamo andando molto rapidamente verso uno stile di vita più tranquillo, se vogliamo più modesto, ma molto più utile per essere costruttori e protagonisti dei nuovi tempi. L’Italia è sicuramente in uno dei suoi periodi più difficili, e spetta a tutti noi decidere come ne uscirà e agire di conseguenza.
Prima però dovranno essere ristabiliti valori e modelli di comportamento che poco hanno a che fare con quelli che ancora attualmente resistono. Il vuoto esistenziale, l’incerta prospettiva di un futuro problematico ci devono spingere ad agire immediatamente, ognuno per le sue competenze.
Diciotto giovani artisti sono stati attentamente selezionati da Fabbrica Borroni.Una volta effettuata la scelta degli artisti meritevoli, è stato proposto e firmato un contratto che impegna gli artisti e Fabbrica Borroni all’esposizione e alla vendita delle loro opere attraverso una serie di eventi e manifestazioni.Il contratto scritto contiene ben chiari obblighi e doveri reciproci. Per la prima volta il giovane artista conosce perfettamente quando e come potrà esporre, quale sarà il suo beneficio e in quali tempi. L’artista comunque rimarrà libero di rapportarsi con le altre realtà come ad esempio gallerie,istituzioni,musei,concorsi. L’obiettivo del progetto è quello di riavvicinare tutte le persone che lo desiderano all’arte e ai suoi protagonisti, e rifondare i rapporti fra i vari protagonisti del sistema,liberandolo e liberandoli dalla situazione attuale giunta oltre ogni limite di decenza.
SPIRITO ITALIANO, oltre ad essere un progetto fortemente innovativo, è soprattutto un appello e un richiamo a tutto il mondo dell’arte perchè prenda coscienza della gravità della situazione, e cominci ad agire: le infinite discussioni, i lunghi dibattiti fatti sempre dalle stesse persone sono finiti, adesso è l’ora del fare concretamente.
In particolare Fabbrica Borroni è nata e si è sviluppata come una struttura culturale indipendente e autofinanziata che ha come oggetto il sostegno e lo sviluppo della giovane arte italiana .L’origine e l’idea fondante è naturalmente la Collezione Borroni, ormai nota a livello nazionale, e lo sviluppo quasi ovvio è stato di organizzare una lunga serie di mostre rivolte ai giovani e giovanissimi talenti italiani. Tutto ciò con l’intervento di giovani o giovanissimi curatori, anche alle prime armi, proprio per dimostrare la verità di quello che sosteniamo da sempre: al di là e al di fuori del sistema esiste il già citato terzo livello, e da quello bisogna partire. L’intenso, continuo dialogo fra giovani artisti, curatori, visitatori della Collezione, appassionati d’arte, l’accoglienza e l’esame accurato del lavoro, le esperienze acquisite organizzando mostre e visitando quanto è possibile nel mondo della giovane arte in Italia e all’estero, ci convincono a non rimanere più semplici osservatori di un sistema in condizioni gravi se non pessime, bisognoso di una nuova iniziativa che prenda atto delle nuove istanze artistiche ed economiche, e che considera inesorabilmente invecchiato e spento il sistema dell’arte in Italia in tutte o quasi le sue componenti.
Spirito Italiano™ vuole essere e sarà un nuovo modo di concepire i rapporti fra le varie parti in causa, prima fra tutte i giovani artisti italiani, in modo da stabilire con loro rapporti di collaborazione basati su chiarezza, legalità e trasparenza oltre naturalmente all’osservazione e all’apprezzamento del loro lavoro.
Qui tutto il programma dell’iniziativa:
http://www.spiritoitaliano.org www.fabbricaborroni.it
Bravo, Ivan…..molto interessante.
Brad