Cari amici, il workshop “Manuale per gli artisti” è un’esperienza didattico-formativa che ho affinato nel corso degli ultimi quattro anni. Dopo due edizioni tenute all’Accademia di Brera per il CRAB (Centro Ricerche dell’Accademia di Brera) e ben otto all’associazione culturale Circoloquadro di Milano, è giunto il momento di spiegare perché credo che il “Manuale per artisti” sia oggi, almeno per quanto ne sappia, l’unico strumento formativo che affronta il tema dell’approccio e dell’inserimento degli artisti nel cosiddetto Sistema dell’arte. Si tratta, infatti, di un argomento che normalmente nelle Accademie, negli Istituti d’Arte e, in generale, nel sistema didattico nazionale, non viene trattato con la dovuta attenzione e che, nel migliore dei casi, è affidato alla buona volontà di pochi insegnati illuminati, che hanno a cuore il futuro dei loro allievi.
“Manuale per gli artisti” è un’idea nata durante uno dei miei workshop all’Accademia di Brera, incentrato sulla nascita e l’evoluzione dei linguaggi nell’arte contemporanea. Ad un certo punto, mi sono accorto che la formazione nozionistica non poteva bastare e che forse non era mai bastata. Quello di cui gli studenti avevano bisogno era di capire come funziona il mondo dell’arte fuori dall’Accademia, com’è organizzato il sistema economico dell’arte, quali sono gli attori principali, i luoghi e le norme che lo regolano. Non solo. Avevano anche bisogno di sviluppare una capacità critica e analitica nei confronti del proprio lavoro e di sapere in che modo far conoscere i frutti della loro creatività per trasformare il proprio talento e la propria passione in una “professione”.
Coloro che hanno frequentato i miei workshop e seguito i miei consigli, hanno potuto constatare di persona la veridicità delle informazioni che hanno ricevuto. Alcuni di loro hanno iniziato un percorso professionale partecipando a premi, concorsi, residenze per artisti e ottenendo borse di studio in Italia e all’estero, altri hanno cominciato a esporre in mostre personali e collettive in gallerie private e spazi pubblici. In pratica, hanno imparato a frequentare il sistema dell’arte e, in breve, sono diventati degli “insider”.
La mia più grande soddisfazione consiste nell’osservare che lavorando sodo, frequentando le gallerie, visitando le fiere, partecipando ai premi, viaggiando all’estero, tenendosi sempre aggiornati, continuando a studiare e soprattutto intessendo nuove e proficue relazioni con gli “addetti ai lavori”, molti studenti hanno abbandonato i limiti e i preconcetti che impedivano loro di prendere decisioni in merito al proprio futuro professionale.
Sono certo che l’artista abbia una predisposizione, un talento innato. Si dice spesso che “artisti si nasce”. Forse è vero, ma è altrettanto vero che il talento deve essere coltivato attraverso la formazione e l’apprendimento costanti. Quanti sono gli artisti mancati, frustrati che danno la colpa dei propri fallimenti ad altri, all’accademia, al sistema, alle gallerie, ai critici e ad altri fattori esterni? Io credo, piuttosto, che “artisti si diventa”, con la volontà, la determinazione e l’esperienza, ma anche con la capacità di imparare. E’ per questo, in fondo, che ci si iscrive alle Accademie, agli Istituti d’arte, che si decide di “andare a bottega”, di aumentare le proprie conoscenze attraverso master e stage. Per imparare. L’artista è una persona che non smette mai di imparare e che, per questo, è capace di osservare il mondo da una prospettiva nuova, inconsueta. Questo tipo di artista è una risorsa per tutta l’umanità.
Ora, permettetemi di elencarvi 10 motivi per cui ritengo sia importante frequentare il workshop “Manuale per gli artisti”, 10 argomenti che illustrano in sostanza i contenuti del mio corso:
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- Il sistema dell’arte
. Com’è composto, quali sono gli attori principali. Il sistema delle relazioni che coinvolge artisti, gallerie, critici, giornalisti, musei e istituzioni. Il ruolo delle fiere e di altre kermesse in cui si concentra l’attenzione degli addetti ai lavori. Capire la logica e il funzionamento del sistema dell’arte per capire l’orizzonte entro cui l’artista deve muoversi per promuovere il proprio lavoro.
- Il portfolio. A che cosa serve e qual è la sua utilità. Imparare a costruire e organizzare il proprio portfolio per farne uno strumento di autopromozione, ma anche e soprattutto un valido mezzo di auto-verifica, un registro della propria crescita, che come uno specchio permetta all’artista di riflettere il proprio percorso creativo e professionale.
- Il Curriculum espositivo. Come si struttura, quali sono le voci, come si organizza. La sua chiarezza e leggibilità, la sua estrema sintesi sono gli elementi fondamentali per garantirne l’efficacia.
- Lo Statement. Poco usato in Italia, è invece fondamentale per presentare e descrivere chiarire le ragioni della propria ricerca artistica ed è, al contempo, il primo esercizio di analisi critica. Come si fa uno statement, quali informazioni deve contenere: la regola del “Cosa – Come – Perché”.
- Il coefficiente. L’arte si vende. L’aspetto commerciale, scarsamente considerato nell’ambito dell’insegnamento tradizionale, è regolato da un coefficiente o chiave, ossia un indicatore numerico che serve a stabilire il prezzo (non il valore in termini assoluti) di un’opera. Da che cosa dipende, come si calcola e come cambia nel tempo. Come si regola il rapporto di vendita tra artista e galleria (e talvolta tra artista e collezionista). Le percentuali di acquisto preventivo. Il conto vendita e altri fattori.
- La mostra. Come si organizza, quali sono gli elementi da considerare. Il ruolo della comunicazione, del critico e curatore e della galleria. La distribuzione dei compiti. Diritti e doveri che regolano i rapporti nella preparazione di una mostra.
- La Criticality. E’ il termine con cui gli anglosassoni definiscono la capacità e attitudine critica ad analizzare una ricerca artistica non solo sul piano stilistico e formale, ma soprattutto in relazione alle motivazioni e al confronto rispetto all’attuale contesto artistico, politico e sociale. Questa capacità è misurata attraverso il confronto dialettico con gli altri partecipanti al corso. Ogni studente dovrà, infatti, impegnarsi a “leggere” l’opera degli altri studenti e, sottoporsi, a sua volta, a tale “lettura”. Si tratta di una vera e propria ginnastica dello sguardo e della mente, che abituerà l’artista a interrogarsi sulla validità di una ricerca artistica.
- Lo studio. Studiare significa non solo tenersi aggiornati su quanto accade nell’arte contemporanea attraverso la lettura di cataloghi e saggi sull’argomento, ma soprattutto adottare l’abitudine a visitare le mostre, per avere una conoscenza diretta delle opere e delle evoluzioni che contraddistinguono lo scenario artistico italiano e internazionale. Ciononstante, lo studente riceverà una lista di letture consigliate, che solitamente non sono contemplate nel percorso formativo tradizionale. Oltre a cataloghi e libri illustrati sull’arte contemporanea, sono consigliati saggi, romanzi e manuali su vari argomenti, dal funzionamento del sistema dell’arte contemporanea alle nuove teorie sociologiche, fino ai modelli di self help e alla psicologia del denaro.
- I Feed back. Oltre al confronto con gli altri partecipanti al seminario, gli studenti potranno ricevere suggerimenti e critiche da parte di critici d’arte, galleristi e artisti professionisti che di volta in volta saranno invitati a “leggere” i loro portfoli e a valutarne l’opera. Un feed back ulteriore viene dato allo studente attraverso il confronto diretto, one-to-one, con me, durante una sessione personale e dedicata.
Come accennavo sopra, “Manuale per gli artisti” è un workshop che si è sviluppato e definito nel tempo, uno strumento che continuerà ad affinarsi progressivamente, includendo nuovi temi e nuovi percorsi, dalla promozione dell’artista nell’epoca del web 2.0, attraverso i blog e i social network, fino all’approfondimento della psicologia del denaro e del successo.Molti dei partecipanti mi hanno confermato la validità di questo strumento con passione ed entusiasmo. Posso solo dire che anche per me è stata, e continua ad essere, un’occasione di crescita. Mi ha dato tantissime soddisfazioni e mi ha fatto conoscere molti artisti validi. Spero davvero che possa essere utile anche a voi.
Dove:
MILANO:
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